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Segnaliamo con piacere l'ottimo lavoro realizzato, per la sua tesi di laurea magistrale, dalla nostra amica retinopatica Greta Barattin di Chies D'Alpago (Belluno).
Segnaliamo con piacere l'ottimo lavoro realizzato, per la sua tesi di laurea magistrale, dalla nostra amica retinopatica Greta Barattin di Chies D'Alpago (Belluno).
Abbiamo caricato sul nostro canale youtube, grazie alla disponibilità di Radio24 e del nostro volontario Enrico Bona, una nuova pillola di oftalmologia dedicata al fumo di sigaretta
Il Laboratorio di Biologia Retinica dell'Università di Zurigo sta portando avanti, attraverso uno studio su topi, un'interessante ricerca che si propone di conoscere meglio i meccanismi che portano, negli occhi dei malati di retinite pigmentosa, l'inizio della degenerazione dei bastoncelli. Poco si conosce infatti su questi stadi iniziali della malattia. E' stata identificata e osservata, a tal proposito, una particolare proteina denominata EGR-1 che svolge sicuramente un ruolo determinante in tali processi. Non si capisce ancora, comunque, se essa rappresenti un fattore protettivo o dannoso nei confronti dei fotorecettori. Nella seconda fase dello studio si cercherà proprio di approfondire questo aspetto.
Un gruppo di ricercatori svizzeri del Paul Scherrerr Institut di Willigen ha recentemente dichiarato di aver decodificato, nell'occhio di alcuni animali, l'importante proteina denominata "Canale Ionico CNG" presente nei fotorecettori retinici a bastoncello.
Dopo la lunga pausa imposta dalla campagna elettorale, sabato 15 ottobre u.s. è finalmente andata in onda la versione televisiva della trasmissione dell'accesso RAI intitolata "Maculopatia senile: una patologia invalidante sempre più diffusa". La versione radiofonica era stata invece trasmessa il 9 luglio scorso. Presente in studio il dott. Luigi Fusi, presidente del nostro comitato scientifico. Ringraziamo il CORECOM-Piemonte per averci messo a disposizione la registrazione del filmato. Per vederlo cliccare quì sotto:
Maculopatia senile una patologia invalidante sempre più diffusa
Un'interessante ricerca portata avanti dall'Università di Bonn in Germania ha evidenziato come il centro della fovea non corrisponde esattamente al punto di maggiore sensibilità visiva.
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