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Notizie dalla sede di Torino

L'azienda farmaceutica americana Reneuron-Group ha diffuso alcuni dati incoraggianti a dodici mesi dalla somministrazione, su un gruppo di pazienti affetti da retinite pigmentosa, di una terapia sperimentale a base di cellule staminali progenitrici retiniche HRPC.

No, cari amici..., non per picchiarlo ed ucciderlo! Abbiamo però constatato, all'interno di alcuni nostri gruppi, come il più semplice ausilio alla mobilità dei disabili visivi possa svolgere anche, in questi momenti di emergenza sanitaria, la preziosa funzione di misurazione delle distanze interpersonali.

Nei giorni scorsi, presso la sede centrale, si è costituito un gruppo di lavoro dedicato allo studio di possibili strategie finalizzate a rafforzare il settore che si occupa della raccolta fondi a favore del sodalizio. In tale ottica si è deciso, grazie alla consulenza di alcuni esperti del settore e dopo aver valutato numerose alternative, di creare un progetto su una delle piattaforme specializzate.

Chi se lo ricorda? Eppure, la nostra associazione sta per tagliare il non trascurabile traguardo dei trenta anni di vita. Il tempo passa indubbiamente veloce e spesso non ci dà respiro.

In linea con quanto auspicato nelle statistiche di fine 2019 , ed in parallelo rispetto alle nuove iniziative in materia di autofinanziamento, si sta cercando, da qualche settimana, di potenziare la nostra presenza social sul web. In tal senso stiamo sensibilizzando soci e collaboratori affinché ci forniscano, in tempo reale, documentazione fotografica e video di tutte le numerose iniziative portate avanti quotidianamente dal sodalizio.

Il 7 febbraio scorso moriva a Wuhan, in Cina, l'eroico medico Li Wenliang, colui che per primo lanciò l'allarme sui pericoli del cosiddetto Coronavirus. Egli non era un virologo, non era uno pneumologo, e neppure un epidemiologo. il dott. Li era un giovane oculista ospedaliero, come ne conosciamo tanti operando all'interno di un'associazione costituita da disabili visivi.

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