Il Comitato Non Vedenti Africani, di cui trattiamo in altra pagina, ha fino ad oggi sviluppato tre missioni umanitarie a favore dei disabili visivi di quel continente.
Nella primavera del 2010 si è svolto un viaggio conoscitivo nella Repubblica Democratica del Congo. Nel corso dell'iniziativa si è visitato l'Istituto Nazionale dei Ciechi di Kinshasa. Si sono stabiliti inoltre contatti con il locale governo e con associazioni operanti a favore dei disabili visivi.
Al ritorno in Italia abbiamo effettuato una raccolta di attrezzature oculistiche e materiale tiflologico che sono stati poi consegnati all'organizzazione ADESCOPHA composta da non vedenti congolesi.
Nel 2011 invece abbiamo inviato aiuti in Costa d'Avorio. Nel mese di luglio abbiamo affidato oltre cento lentine intraoculari alla coordinatrice del comitato Jaqueline N'gbè che si è recata ad Abidjan. Nel gennaio 2012 invece il presidente Marco Bongi ha visitato l'Istituto dei Ciechi della capitale invoriana e, nell'occasione ha donato a tale struttura alcuni computer con sintesi vocale, tavolette Braille, bastoni bianchi, libri tattili e derrate alimentari.
Nel 2012 si è iniziata anche una campagna di raccolta fondi a favore dei disabili visivi del Senegal.
Nel 2014 siamo inoltre riusciti, grazie al contributo della Fondazione VII Novembre di Ivrea, a creare una biblioteca, rivolta agli studenti ipovedenti, nella città camerunese di Douala. La struttura, denominata "Le Pavillon Blanc", contiene molti video-ingranditori, un'aula informatica e numerosi ausili tiflo-didattici.
Tutti questi progetti sono attualmente coordinati da Jaqueline N'gbè coadiuvata da Stephane Ebongue.
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L'immigrazione extracomunitaria ci ha portato negli anni anche numerosi nuovi disabili visivi.
La maggioranza solitamente ha acquisito l'handicap quando si trovava già nel nostro paese. La nostra associazione li ha sempre accolti con affetto ed ha cercato di seguirli, per quanto possibile, nel loro peregrinare fra problemi di burocrazia e gravi difficoltà di sopravvivenza. In ciò non abbiamo mai fatto distinzioni di provenienza. Storicamente si sono rivolti a noi soprattutto rumeni, seguiti da magrebini, albanesi, africani ed anche un profugo afgano.
E' accaduto però che alcuni disabili visivi africani, ormai inseriti nel nostro paese e riconoscenti verso l'operato dell'associazione, ci abbiano chiesto di aiutare i loro fratelli non vedenti, certamente meno fortunati, rimasti nell'Africa nera. Il primo nucleo del comitato si è costituito attorno ad alcuni amici congolesi. Successivamente si sono aggiunti alcuni invoriani, senegalesi, nigeriani, ghanesi, togolesi e capoverdiani. A partire dal 2009 si sono quindi organizzate iniziative di solidarietà e raccolta fondi a favore dei disabili visivi residenti nell'Africa subsahariana ed in aiuto soprattutto degli istituti per ciechi esistenti in tale area geografica. Si sono avviati anche promettenti contatti con varie associazioni di immigrati africani in Piemonte.
Fino ad oggi si sono svolte tre missioni umanitarie con relativi contatti in loco: una nella Repubblica Democratica del Congo e due in Costa d'Avorio. In tali occasioni sono stati consegnati aiuti sanitari ed ausili tiflotecnici.
Attualmente il Comitato Non Vedenti Africani è coordinato da Jaqueline N'gbè della Costa d'Avorio.
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Si è conclusa martedì 10 gennaio la missione umanitaria in Costa d'Avorio, resasi possibile grazie alla donazione della benefattrice Anna Brunetti. La nostra delegazione, composta dal presidente Marco Bongi e dalla coordinatrice del Comitato non vedenti africani Jaqueline N'gbè, ha potuto visitare l'Istituto dei ciechi di Abidjan e numerose associazioni di disabili visivi. Abbiamo donato loro tre postazioni informatiche dotate di sintesi vocale, tavolette braille, bastoni bianchi, libri tattili fornitici dal Centro Documentazione non vedenti della Città di Torino e dal carcere di Ivrea, numerosi vestiti e derrate alimentari. Sono stati altresì incontrati il ministro degli affari sociali, numerosi dirigenti pubblici ed organi d'informazione locali. Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni potrà leggere una serie di reportages dettagliati che sono stati caricati sul nostro gruppo facebook "apri onlus" e visionare tre video inseriti sul canale YOUTUBE "apritorino". Al ritorno dalla Costa d'Avorio il presidente è stato inoltre ricevuto ufficialmente dall'ambasciatore invoriano in Italia madame Janine SARACiRO' che ha ringraziato la nostra associazione per l'aiuto fornito ed ha auspicato la prosecuzione di questa collaborazione.
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