La settimana scorsa, dalle pagine di questa newsletter, avevamo sentitamente ringraziato l'amministrazione comunale di Venezia per aver intitolato, in tempo record, una rotonda cittadina alla memoria del grande educatore francese Louis Braille.
Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa per la locale azienda di trasporto pubblico ACTV. Da tempo infatti la nostra sezione veneta richiedeva che, come avviene già almeno a Genova, Torino ed Asti, fosse autorizzato l'ingresso dalla porta anteriore degli autobus ai passeggeri non vedenti privi di accompagnatore. A tale domanda si è risposto che esisterebbe un ordine di servizio, concordato oralmente con l'Unione Ciechi, che prevede esclusivamente l'apertura della porta davanti solo per dare informazioni sul numero e sulla direzione del mezzo. Ma neppure questo documento minimale ci è stato fornito. Il coordinatore APRI-onlus Roberto Lachin ha pertanto contattato il quotidiano regionale "Il Gazzettino" che, nella giornata di domenica 13 settembre, ha pubblicato un lungo articolo contenente, fra l'altro, le nostre lamentele. La denuncia ha inoltre provocato un profondo imbarazzo fra i dirigenti dell'azienda ACTV che gestisce il trasporto pubblico a Venezia. Oltre tutto risulta che neppure l'ordine di servizio minimale è conosciuto fra gli autisti i quali normalmente non aprono mai la porta anteriore. Questo è lo stile di APRI-onlus: denunciare gli abusi e le connivenze, gentilmente ma con fermezza, senza timori reverenziali o paure ingiustificate.