Dopo la lettera di denuncia della nostra coordinatrice provinciale di Asti Renata Sorba, anche la sede milanese dell'APRI ha dovuto affrontare, a seguito di alcune segnalazioni, il problema relativo all'accesso dei cani-guida sulle auto pubbliche. La sezione ha pubblicato, in proposito, un proprio documento che riportiamo integralmente:
Prendiamo spunto dalla giusta denuncia di una nostra socia, che si è vista negare l'accesso al taxi in quanto accompagnata dal cane guida. La giustificazione del taxista è stata quella che la presa a bordo dei cani è a discrezione del singolo taxista. Ha ragione, ma ha dimenticato di dire "eccezzion'fatta per i cani guida" ove sussiste l'obbligo di prendere a bordo il cane. I taxisti che dovessero rifiutarsi violano il regolamento comunale e sono soggetti a denuce presso il collegio di garanzia che può convocarli e chiedere spiegazioni. Alla terza denucia per la stessa ragione, il taxista può anche incorrere in sanzioni ed essere radiato dall'albo. I taxi, infatti, essendo a tutti gli effetti dei mezzi pubblici, sono soggetti ai medesimi regolamenti degli altri mezzi gestiti da ATM: i cani guida possono salire gratuitamente su ogni mezzo. Laddove ci fosse qualche taxista reticente è possibile annotare il numero di matricola e proporre denuncia presso il collegio di garanzia. Consigliamo solo ai nostri soci di avere pietà di quei taxisti che sono allergici o hanno paura dei cani: in questi casi non ci sembra carino sottoporre il driver a uno stress emotivo, potendo magari prendere un altro taxi. L'APRI ha scritto anche all'Assessore alla mobilità di Milano Pierfrancesco Maran chiedendo che il numero di matricola sia pubblicato anche in braille, in modo che se la persona non vedente fosse sola possa comunque decodificare il numero. Maggiori informazioni possono essere richieste all'ufficio Auto Pubbliche del Comune di Milano: 02 - 88.46.52.90