Ad ideale continuazione del precedente "Libri dal Carcere", la nostra associazione ha recentemente proposto un nuovo interessante progetto che intende valorizzare le potenzialità tecniche insite nella stamperia Braille realizzata all'interno della Casa Circondariale eporediese. La nostra intenzione è ora quella di entrare realmente nell'ambito della produzione e della commercializzazione dei libri tattili. L'A.P.R.I.-onlus, che è stata scelta come capo-fila del progetto, coordinerà la rete dei partner che comprende la stessa Casa Circondariale, la ASL TO-4, la Biblioteca Civica di Ivrea, l'Associazione Volontari Carcerari e la Fondazione Ruffini. In questi mesi intanto i detenuti si sono applicati a conoscere bene le attrezzature, la scrittura Braille ed alcune nozioni di impresa sociale. Buona parte di loro si stanno entusiasmando al progetto nel quale vedono un'importante opportunità di riscatto morale. Speriamo dunque che anche questa nuova iniziativa possa andare in porto.
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Ivrea: presentato il progetto "Libri nel cassetto"
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