Una nota dell'agenzia ANSA, datata 14 ottobre 2017, ci informa che il Tribunale di Bari ha assolto, perché il fatto non sussiste, il sig. Francesco Caringella, affetto da retinite pigmentosa ed accusato dalla Guardia di Finanza per sospetta truffa ai danni dello Stato. Non si tratta della solita sentenza di assoluzione, assai frequente ormai in questa materia. Qui il caso assume una particolare rilevanza giurisprudenziale perché il Caringella era stato filmato addirittura mentre guidava un motorino. Secondo il Tribunale di Bari però l'uomo era soltanto un irresponsabile in quanto le indagini medico-legali avrebbero accertato la sua condizione di cieco assoluto, ai sensi dell'art. 2 legge 138 / 2001. Il caso era scoppiato nel gennaio 2013 e, da allora, erano stati sequestrati al cinquantanovenne pugliese ben 225.000 euro. Egli percepiva infatti l'indennità di accompagnamento da ventitré anni.
Questa sentenza conferma pienamente la posizione espressa più volte da APRI-onlus: non solo vi sono attività che anche un non vedente assoluto, se correttamente riabilitato, può svolgere in autonomia. Esistono anche persone irresponsabili, o si potrebbero addirittura definire "pazze", che si ostinano a non voler rinunciare ad attività, come la guida, assolutamente vietate a chi non vede. Essere irresponsabili però non significa diventare automaticamente truffatori. Si incorre certamente in illeciti di tipo amministrativo ma la truffa è un'altra cosa. Staremo comunque a vedere come si evolverà il caso in appello.