Abbiamo ricevuto, per conoscenza, una dura lettera di protesta, indirizzata, da ventisette utenti del Centro di Riabilitazione Visiva eporediese, al Direttore Generale ASL TO-4, all'assessore regionale alla sanità ed al sindaco Carlo Della Pepa. La nostra associazione, non avendo la possibilità, dal dicembre 2014, di entrare nel centro, non è in grado di garantire la veridicità delle affermazioni riferite. Conosciamo tuttavia molto bene la serietà, la correttezza e la prudenza di molti sottoscrittori, alcuni dei quali, ma non la maggioranza, iscritti attualmente ad APRI-onlus. Il loro profondo disagio merita pertanto la massima attenzione e per questo motivo riteniamo doveroso pubblicare, qui di seguito, la loro denuncia, indirizzata, fra l'altro, anche agli organi di informazione. La lettera, in ogni caso, è stata pubblicata sul quotidiano La Stampa del 21 luglio e su molti periodici canavesani come: La Sentinella, La Voce del Canavese, il Quotidiano del Canavese e Il Risveglio Popolare.
Con la presente intendiamo esporre, in qualità di cittadini ed utenti del Centro di Riabilitazione Visiva di Ivrea, il nostro profondo sentimento di insoddisfazione nei confronti della gestione attuale del centro medesimo.
Vorremmo, nel contempo, rassicurarvi che l'ingente calo di frequenza attualmente registratosi non dipende in alcun modo da una diminuzione delle esigenze espresse dal territorio ma rappresenta, al contrario, il frutto di questa gestione inefficiente e poco attenta.
In tal senso dobbiamo innanzitutto fare presente che il personale operante nel centro si mostra costantemente insensibile ed incompetente. Molti utenti vengono trattati con indifferenza ed arroganza. Nonostante il centro abbia, ad esempio, una sua piccola sala d'attesa, i disabili sono invitati ad attendere gli operatori all'esterno, in piedi e senza accoglienza.
Parecchi inconvenienti si sono inoltre verificati sulla prescrizione degli ausili protesici, per una scarsa conoscenza dei codici del nomenclatore e delle prassi instauratesi nella nostra ASL.
Cosa assai grave è poi quella di aver inopinatamente sospeso gli interventi domiciliari di riabilitazione alla mobilità, interventi che sono specificamente previsti nella convenzione e nelle delibere regionali che regolano questo settore.
Chiediamo pertanto un sollecito intervento dei responsabili ASL, nel quadro dell'obbligo alla vigilanza che spetta ai committenti delle gare d'appalto ed a coloro che devono garantire standard accettabili nei servizi sanitari pubblici.
Chiediamo altresì che ci venga tempestivamente comunicato come la ASL intende utilizzare i fondi vincolati risparmiati con la gara d'appalto al ribasso svoltasi nel 2014 e la differenza rispetto a quanto ricevuto dalla Regione Piemonte.
Restiamo pertanto in attesa di sollecito riscontro e porgiamo distinti saluti.
(seguono ventisette firme)