Nel pomeriggio di venerdì 17 novembre, accompagnata da Pericle Farris e Dajana Gioffrè, l'assessore comunale alla viabilità Chiara Foglietta ha voluto sperimentare una passeggiata al buio nel centro storico torinese. L'esperienza ha sicuramente contribuito ad una maggiore consapevolezza circa le difficoltà affrontate quotidianamente dai disabili visivi lungo le strade del capoluogo subalpino. Per raccontare l'importante evento lasciamo dunque la parola al quotidiano La Stampa che ha pubblicato, in merito, un lungo articolo del giornalista Pier Francesco Caracciolo domenica 19 novembre:
Per due ore si è messa nei panni di una persona non vedente.
Ha cioè indossato una mascherina nera e, con questa sugli occhi, ha passeggiato per le strade del centro di Torino.
Così l'assessora alla Viabilità, Chiara Foglietta, ha testato le difficoltà incontrate da chi si muove in città facendo i conti con una disabilità visiva.
L'ha fatto l'altro ieri, dalle 15 alle 17, accompagnata da Pericle Farris, della Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap), e Dajana Gioffrè, dell'Apri (Associazione pro retinopatici e ipovedenti). Un'iniziativa chiesta da questi ultimi, mirata a definire quali interventi realizzare per rendere più accessibile la città. Le difficoltà, per l'assessora, non sono mancate: "C'è ancora tanto lavoro da fare", il commento a fine pomeriggio.
La passeggiata è partita in piazza Palazzo di Città, davanti a via Milano, dove il marciapiede è a raso con la carreggiata per le auto. "Mi sono trovata senza capirlo in mezzo alla strada" racconta Foglietta, cui gli esponenti delle associazioni hanno fatto presente come, senza il gradino, ai pedoni con difficoltà visive manchi un punto di riferimento.
I tre, insieme, hanno poi proseguito verso via Pietro Micca, via dei Mercanti, via Monte di Pietà. "Ho incontrato veicoli parcheggiati su marciapiedi, ostacoli come bici e monopattini in sharing lungo il cammino", dice l'assessora.
Quando poi ha provato ad attraversare la strada, ha fatto "una gran fatica" a individuare un semaforo: "Ho girato più volte su me stessa".
Un'esperienza "fondamentale", la definisce Foglietta, al termine della quale è stata adottata un'iniziativa.
L'assessora, il giorno stesso, ha "provveduto di nuovo a sollecitare gli operatori" che a Torino gestiscono bici e monopattini in condivisione.
Ha cioè chiesto loro di intervenire affinché agli utenti, una volta chiuso l'utilizzo del mezzo, sia vietato parcheggiare in punti d'intralcio per i pedoni.
La passeggiata, poi, ha offerto "elementi di riflessione diversi" rispetto a quelli su cui la Città fa affidamento per garantire il minor numero di ostacoli possibile agli ipovedenti.
Anche per questo, nelle prossime settimane, si accelererà sul "Peba". Parliamo del "Piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche", che la Sala Rossa, su proposta del consigliere Angelo Catanzaro, due mesi fa aveva impegnato la giunta ad adottare.
Un documento nel cui testo sono racchiusi strategie e interventi considerati indispensabili per rendere spazi e servizi accessibili a tutti: tra questi, la progettazione di edifici senza ostacoli e l'installazione di rampe e ascensori per facilitare la mobilità delle persone che devono fare i conti con disabilità più o meno gravi.
A breve, a questo scopo, saranno aperti tavoli di confronto con cittadini e associazioni: il tutto, facendo affidamento su centomila euro, somma che, a stretto giro, sarà stanziata dalla Città. -.