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EDITORIALE: DAL N. 42 DI OCCHI APERTI

Da alcuni anni viviamo in un clima di costante emergenza: sanitaria, bellica, energetica, climatica ecc. Chi non ha udite, ad esempio, parole del tipo: "Siamo in guerra... a qualche diritto bisogna pur rinunciare!".

E così, dalla sera alla mattina, saltano improvvisamente le garanzie per i lavoratori, la possibilità di visitare i nostri cari ricoverati, di accendere il termosifone quando ho freddo, di comprarmi l'automobile che più mi aggrada, di leggere i post non graditi ai manovratori, di esprimere una qualsiasi opinione politicamente non in linea. Il tutto, ovviamente, in nome della democrazia e della libertà...!

E i disabili, qualcuno obietterà, cosa c'entrano in questo discorso? Costoro, per rimanere in tema di handicap visivo, mi sembra che si siano dimostrati, negli ultimi anni, in maggioranza molto miopi.

Quasi tutti si sono infatti immediatamente allineati, senza obiettare alcunchè, alle violazioni più evidenti delle libertà personali attribuite ai cittadini. Quando però, negli ultimi mesi, sono iniziati inevitabilmente a saltare anche diritti specifici della categoria, ecco che subito molti di loro hanno iniziato a stracciarsi le vesti. Magari sono calate decisioni dall'alto senza convocare i consueti tavoli, in altri casi sono saltate assunzioni di categorie protette senza spiegazioni, non si rispettano le norme sull'accessibilità del web perchè "ci sono cose molto più urgenti", non si fanno entrare i cani guida in qualche luogo pubblico perchè "tanto è limitato anche agli umani...", si impedisce ai ricoverati disabili di avere un accompagnatore in ospedale dicendo "ci pensiamo noi" e poi spariscono immediatamente tutti.. E non parliamo delle visite oculistiche sospese o ritardate, della riabilitazione visiva non riconosciuta come servizio sanitario e del trasporto disabili dimenticato. In altre parole: va tutto bene quando toccano gli altri ma non si azzardino a lambire il mio orticello!

Puoi protestare? Ma certo: parla, grida, urla, scrivi ai giornali. Non ti ascolterà nessuno, c'è ben altro su cui scrivere... E' l'emergenza bellezza! Che sia vera, inventata o solo amplificata poco importa. E' l'emergenza e tu non ci puoi fare nulla.

Marco Bongi

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