Il quotidiano La Stampa di giovedì 26 maggio ci informa che il Ministro della Giustizia Marta Cartabia, In ossequio ad una direttiva del Consiglio Europeo, ha diramato nuove linee guida in materia di informazione sui procedimenti giudiziari penali. La Procura della Repubblica di Torino, attraverso una nota della Procuratrice Aggiunta dott. Patrizia Caputo, ha ribadito quindi il principio espresso dal Consiglio Europeo e cioè che le persone indagate non debbono essere dipinte come colpevoli dagli organi di informazione.
Sarà dunque solo la Procura che potrà eventualmente autorizzare la diffusione di notizie relative ad avvisi di garanzia soltanto quando se ne ravvisi un'utilità per le indagini in corso.
Perchè riteniamo importante sottolineare il valore di questo provvedimento? Troppe volte, in materia di cosiddetti "falsi ciechi", abbiamo infatti assistito a sommari processi mediatici successivamente risoltisi con assoluzioni poi completamente dimenticate da giornali e TV. Solo un mese fa, ad esempio, i quotidiani La Repubblica e Corriere della Sera non si sono trattenuti dal gettare l'ennesima croce sulle spalle di un nostro socio, di cui conosciamo molto bene il dramma personale e lo stato di profonda prostrazione. Non faremo ovviamente il suo nome ma riteniamo comunque utile riproporre, a tal proposito, l'intervista rilasciataci, a suo tempo, dal nostro amico Vittorio Bellucci, oggi completamente scagionato, ma per anni fatto oggetto di persecuzione e dileggio. Speriamo dunque che da oggi le cose possano cambiare.
Per ascoltare l'intervista, che risale al 25 febbraio 2020, cliccare quì sotto:
http://www.youtube.com/watch?v=itvYd59R8aY