Qualche lettore forse ricorderà come, esattamente un anno orsono, pubblicammo, sul nostro canale Youtube, un'intervista al giornalista-reporter Giorgio Bianchi dal titolo: "Donbas, l'incredibile storia di Sasha il minatore cieco". Il documento aveva totalizzato, fino al gennaio 2022, poco più di cento visualizzazioni. A partire da febbraio invece, in corrispondenza con lo scoppio della guerra russo-ucraina, è improvvisamente schizzato superando ampiamente ogni altro filmato del canale. Ad oggi oscilla intorno alle 23.000 visualizzazioni. Nell'articolo potete trovare il video.
Un successo davvero strabiliante, almeno per i nostri standard. Ma c'è da gioire? Direi proprio di no. Sasha, ci riferiscono, è oggi al sicuro a Mosca ma quanti nuovi ciechi di guerra, militari o civili, avrà prodotto questa terribile follia? Un giorno forse lo sapremo. Non importa assolutamente che siano russi o ucraini, il dolore non ha una nazionalità o una divisa che valga di più o di meno. Le cause del conflitto andrebbero sicuramente approfondite molto di più di ciò che fanno i nostri organi di informazione. In ogni caso, la nostra vicinanza e solidarietà nei confronti delle vittime, qualunque sia lo schieramento di appartenenza, resta e sarà sempre totale. Riproponiamo dunque il video del 21 aprile 2021 nella speranza che susciti una saggia ed equilibrata riflessione.