La nostra rivista ufficiale "Occhi Aperti" è giunta al traguardo del n. 40. Il fascicolo è stato postalizzato nei giorni scorsi e giungerà prossimamente nelle vostre case. Il numero contiene la seconda parte dell'intervista alla dott. Grazia Pertile, un approfondimento sulla retinoschisi, la biografia del grande ingegnere automobilistico non vedente Ralph Teetor, una pagina sul tiflologo piemontese Giovanni Battista Scagliotti, il dibattito dedicato al recente serial televisivo Blanca e tanti altri articoli interessanti.
Presto saranno anche disponibili i PDF accessibili e la versione audio sul canale Youtube. Chi desiderasse ritirare copie cartacee supplementari potrà ritirarle liberamente presso la sede centrale e nelle sezioni decentrate. Riportiamo, qui di seguito, l'editoriale scritto dal presidente Marco Bongi:
In questo numero della rivista, come già in molti altri precedenti, abbiamo inserito la rubrica del "dibattito": un articolo a favore e uno contro a proposito di argomenti specifici che ci riguardano come categoria.
Il tutto in piena libertà, con grande rispetto di ogni opinione, purché le idee vengano espresse e motivate con argomenti razionali e fondati.
Il nostro piccolo mondo dell'informazione, dunque, che certo conta ben poco nel panorama generale, vuole così, con esempi come questi, lanciare un segnale ben preciso. Negli ultimi anni, infatti, su argomenti anche diversi come la pandemia e la guerra, abbiamo assistito a spettacoli assolutamente deplorevoli che hanno notevolmente degradato, a mio parere, il livello della comunicazione nel nostro paese.
Mancanza di pluralismo, criminalizzazione degli avversari, l'insulto come regola di base nel confronto, pensiero unico dal quale risulta impossibile dissentire, l'intimidazione elevata a metodo universale.
Mi si passi, sul punto, una piccola battuta: se ne sono accorti anche i ciechi che qualcosa di importante è avvenuto, qualcosa che certo ben poco ha a che fare con la libertà, la democrazia o la deontologia professionale!
Ebbene, per quanto mi riguarda, voglio essere in proposito molto chiaro: su questo periodico daremo sempre spazio a tutte le opinioni, non accetteremo né diktat, né padroni, né ostracismi aprioristici, né tantomeno subdole imposizioni del "politicamente corretto". Siamo sopravvissuti con dignità per tredici anni, non intendiamo certo svenderci oggi per un piatto di lenticchie!
Continueremo quindi ad informare con il massimo di equanimità ed equilibrio. Vediamo certamente poco la realtà fisica ma forse siamo, e saremo, in grado di guardare più acutamente di molti altri la complessità del mondo che ci circonda.