La notizia, pubblicata sul quotidiano La Stampa il giorno successivo, ha suscitato reazioni scandalizzate ed il cartello è stato prontamente rimosso dai tecnici delle ferrovie. Ma più che lanciare strali e strapparsi i capelli, a me la cosa fa soprattutto ridere. Ridere per l'ignoranza di molti addetti e per la mania, tutta italiana, di architettare formule lessicali assurde nel tentativo maldestro di apparire "burocraticamente corretti". Non fosse mai che un disabile potesse magari tentare di salire la scala con la sua sedia a rotelle, avrà pensato il povero responsabile alla sicurezza, se poi succedesse qualcosa... sono c... per tutti! Io allora scrivo il cartello e mi metto al sicuro. E vabbuò... io tengo famiglia... Come ti capisco povero Cristo! Sta anche arrivando la Pasqua e chi è più in croce di te?
Marco Bongi