Il periodico americano "Iee Spectrum" ha pubblicato, il 18 febbraio scorso, un preoccupato appello formulato da centinaia di pazienti che, negli ultimi anni, si sono sottoposti all'impianto della protesi retinica Argus II, prodotta e commercializzata dalla società Second Sight.
L'azienda ha però cessato la produzione nel 2019 e l'anno successivo ha rischiato il fallimento. Risultano quindi sospese la manutenzione e l'assistenza sul dispositivo con conseguenze molto pesanti a carico dei pazienti. Alcune protesi si sono spente ed altre risultano prive dei pezzi di ricambio. Oggi la Second Sight è stata rilevata dalla società biofarmaceutica "Nano Precision Medical" ma i problemi non sembrano purtroppo ancora risolti. In realtà il progetto Argus II non appare redditizio come si pensava, così come quasi tutte le retine artificiali basate sulla tecnologia dei microchip. Negli ambienti oftalmologici si respira infatti un certo scetticismo, sia per la scarsità dei risultati funzionali, sia per la complessità della gestione.