Il 26 ottobre scorso molti organi d'informazione hanno dato grande risalto alla notizia relativa al nuovo impianto di retina artificiale realizzato dal prof. Stanislao Rizzo, direttore della Clinica Oculistica dell'Università Cattolica di Roma.
Si tratta della protesi "NR600", commercializzata dalla società israeliana Nanoretina. Il dispositivo continua ad utilizzare la tecnologia elettronica dei microcip, aumentandone notevolmente il numero rispetto ai modelli precedenti. Esso consiste in un sottile foglio miniaturizzato che viene posizionato, attraverso un intervento chirurgico di circa due ore, sulla superficie retinica. Il sistema risulta poi alimentato, con un raggio infrarosso, tramite appositi occhiali che devono essere indossati dal paziente. A nostro parere, nonostante il perfezionamento della metodica, continuano comunque a permanere aspetti critici da approfondire: la reversibilità dell'intervento, l'incognita della lunga riabilitazione, i limiti delle possibili connessioni fra una tecnologia elettronica e il sistema nervoso umano. Non per nulla i precedenti tentativi simili sono stati ormai abbandonati da tempo.
Vale tuttavia la pena di seguire con attenzione l'evoluzione del progetto. riportiamo pertanto, cliccando qui di seguito, l'approfondito articolo pubblicato dal Corriere della Sera . Abbiamo inoltre recuperato, grazie al nostro volontario Enrico Bona, un'intervista sonora, rilasciata a Radio24, dal prof. Stanislao Rizzo.
Per ascoltarla cliccare qui