Giovedì 4 agosto il presidente Marco Bongi è stato ufficialmente audito dalla Commissione Parlamentare "Trasporti Poste e Telecomunicazioni" della Camera dei Deputati.
In tale occasione era in discussione il progetto di legge n. 2665 recante disposizioni in materia di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica. APRI-onlus è stata convocata in qualità di associazione nazionale in grado di fornire validi contributi sulla materia.
Non appena sarà disponibile metteremo a disposizione dei nostri lettori il video completo dell'audizione. Per adesso abbiamo il piacere di condividere il testo scritto fornito dalla nostra organizzazione a completamento dell'intervento orale. Si tratta indubbiamente di un'importante presenza che ci accredita ulteriormente come soggetto interlocutore delle istituzioni. Buona lettura:
Spett. Camera dei Deputati
Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni
A completamento di quanto dichiarato nell'audizione del 29 luglio 2021 l'Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti (A.P.R.I.-odv) intende riassumere e formalizzare le proprie osservazioni riguardanti la circolazione urbana dei monopattini ed i problemi che questa determina a danno delle persone con disabilità visiva che si muovono in autonomia. Nel corso, infatti, della nostra esperienza quotidiana abbiamo raccolto numerose testimonianze in merito e tutta la categoria, in fin dei conti, esprime grande preoccupazione e forti dubbi. Tutto ciò disincentiva specialmente coloro che hanno perso la vista da poco ad iniziare o completare cicli di riabilitazione funzionale visiva nell'ambito della mobilità.
Le principali criticità, che hanno portato a diversi incidenti sul territorio nazionale, si manifestano soprattutto a causa dei seguenti fattori:
- SILENZIOSITÀ DEI MONOPATTINI A PROPULSIONE ELETTRICA: questi veicoli non risultano identificabili e intercettabili dai disabili visivi muniti di bastone bianco e dunque l'intero onere volto ad evitare il contatto fisico con il pedone ricade esclusivamente sul conduttore del monopattino.
- VELOCITÀ DEI MONOPATTINI: questa appare spesso francamente eccessiva, specialmente se la marcia del veicolo si svolge su marciapiedi od altri spazi promiscui frequentati anche da pedoni. I non vedenti non hanno la possibilità di evitare dunque contatti che, a causa della velocità eccessiva, possono rivelarsi purtroppo rovinosi ed estremamente gravi.
- NON IDENTIFICABILITÀ DELLE PISTE RISERVATE: Le piste ciclabili o dedicate ai monopattini risultano quasi sempre delimitate esclusivamente da strisce gialle o altre segnalazioni visive. Ciò rende molto difficile la deambulazione di un non vedente munito di bastone bianco. Anche i cani guida, in questa situazione, non riescono ad evitare l'invasione delle corsie riservate.
- ABBANDONO DEI MONOPATTINI: I veicoli in sharing spesso sono abbandonati, dopo l'utilizzo, lungo i marciapiedi, contro i muri, contro gli alberi ecc. Non di rado i medesimi vengono urtati dai passanti e quindi cadono a terra. Tutto ciò crea barriere sensoriali molto pericolose e difficili da evitare.
- DIFFICOLTÀ AD IDENTIFICARE I CONDUTTORI SCORRETTI: Occorre, a tal proposito, chiarire molto precisamente la responsabilità oggettiva delle agenzie di sharing e, per i proprietari di monopattini, istituire una sorta di targa facilmente leggibile.
Notiamo infine che buona parte delle osservazioni sopra riportate valgono anche per le biciclette in sharing e per le cosiddette piste ciclabili.
La nostra associazione non intende assolutamente impedire lo sviluppo di metodi alternativi di mobilità sostenibile. riteniamo tuttavia che debbano essere adeguatamente tutelati anche i cittadini con mobilità ridotta. In tal senso ci esprimiamo positivamente sulla proposta di rendere obbligatoria l'assicurazione dei monopattini elettrici per la responsabilità civile. Per tutto quanto sopra esposto sarebbe auspicabile un costante confronto fra le associazioni dei disabili e i comuni nel momento in cui si pone mano alla progettazione di questi sistemi di mobilità alternativa.
Consigliamo pertanto che tale concertazione venga resa obbligatoria nel testo di legge in approvazione. Non sarà difficile, nei singoli casi, trovare soluzioni condivise ed accettabili per tutti.
Marco Bongi - Presidente APRI-odv