Ad oltre un anno dallo scoppio della pandemia, con tutto il corollario di smart-working e didattica a distanza, la società Guido Ausili è finalmente riuscita ad integrare, all'interno del programma Winguido, l'accesso facilitato ad una piattaforma per la comunicazione a distanza.
La notizia, di per sé ovviamente positiva, evidenzia comunque le difficoltà di un approccio alla tecnologia assistiva che prescinda da una collaborazione organica con il mondo del no profit. Si rivelano infatti spesso difficoltose le relazioni con multinazionali come Google e Microsoft. Ad ogni modo la piattaforma ZOOM risulta attualmente utilizzabile, sia pur ancora limitatamente, anche ad utenti disabili visivi poco informatizzati. Speriamo dunque in progressi futuri più rapidi e costanti.