La prestigiosa rivista scientifica Agomb-Science ha pubblicato un interessante studio realizzato dall'Istituto di Oftalmologia Molecolare e Clinica di Basilea.
Si tratterebbe di un particolare trattamento genico che sarebbe in grado, secondo gli estensori dell'articolo, di rendere nuovamente sensibili alla luce alcuni fotorecettori retinici non più funzionanti. Le frequenze luminose riattivabili sarebbero quelle vicine all'infrarosso (NIR). Si userebbe come vettore un particolare adenovirus che porterebbe con sè frammenti di DNA e nanoparticelle d'oro. Tale metallo fungerebbe da antenna per determinati segnali derivanti dai fotorecettori riparati. Il direttore dello IOB dott. Botond Roska si è detto fiducioso circa gli sviluppi della ricerca ed ha dichiarato che sono stati ottenuti importanti risultati su modelli animali. In ogni caso, anche se la fonte è sicuramente seria, solo il tempo ci potrà dire se questo studio potrà raggiungere la sperimentazione sull'uomo.