Passiamo questa volta ad un brano davvero drammatico e struggente. Si tratta di un canto alpino della Prima Guerra Mondiale, poco conosciuto ed eseguito: il Capitano Cieco. La canzone narra la vicenda di un ufficiale che perde la vista nel corso di un bombardamento su Trento e del suo successivo ritorno a casa.
Sappiamo bene che furono migliaia i ciechi di guerra di quegli anni e che costoro, più preparati ed attivi dei "compagni" civili, fondarono subito dopo la grande guerra l'Unione Italiana Ciechi nel 1920. Ma ecco solo alcune parole del mesto canto. Il ritornello suona significativamente: "Dando alla Patria gli occhi e non parole,... mentre su Trento tramontava il sole".
E un altro struggente passaggio: "Per meriti di guerra il colonnello, con la medaglia d'oro mi ha premiato, a legger con le mani ho già imparato, se non ritorno a casa mutilato".
Infine, così sarà il ritorno in famiglia: Quando alla casa mia venni a tornare, La sorellina mia cadde svenuta, la mamma gli occhi suoi mi vorrai dare, la fidanzata mia ne fu perduta"". Accenti davvero realistici e dolorosi.
Ve ne presentiamo dunque, cliccando qui, una versione molto commovente interpretata live dal Coro Canossa