L'amico Flavio Lucchini, con il quale abbiamo iniziato proficuamente a collaborare, ha effettuato un'interessante indagine statistica sull'esigenza reale della spesa a domicilio a favore dei disabili visivi. La ricerca è stata condotta attraverso le numerose liste di discussione nelle quali molti non vedenti dibattono quotidianamente dei loro problemi.
Dalle 295 risposte ottenute ed analizzate emergono risultati alquanto interessanti. In primo luogo, possiamo osservare che il problema è avvertito soprattutto al nord, forse perché nel meridione ci sono molti meno ciechi e ipovedenti che vivono da soli. Ben il 70% delle segnalazioni proviene infatti dal Nord, il 20% dal Centro e solo il 10% dal sud. Tale dato è dovuto probabilmente anche ad una maggiore presenza della rete famigliare nel sud e in un più capillare sviluppo del Servizio Civile volontario, percepito nel sud spesso come un vero e proprio sbocco lavorativo. Ma non è altresì escluso che la minore partecipazione dal sud Italia sia anche in parte dovuta alla scarsa diffusione delle tecnologie informatiche.
Per quanto concerne i marchi dei supermercati preferiti sembra prevalere il Conad, seguito a ruota da Coop e Carrefour. Al nord molti si dicono soddisfatti, ma fino a prima dell'emergenza Coronavirus, del servizio organizzato da Esselunga. Buoni i giudizi anche sulla disponibilità dei minimarket Despar.
Si avverte comunque diffusamente la necessità di creare un numero telefonico per l'effettuazione degli ordini attraverso una chiamata vocale. Molti, soprattutto in questi momenti difficili, desidererebbero altresì una sorta di corsia preferenziale a favore dei clienti disabili, anziani o comunque impossibilitati a raggiungere autonomamente i punti vendita.
Ringraziamo Flavio Lucchini per l'ottimo lavoro svolto che ci consentirà di valutare meglio le azioni che intraprenderemo in futuro su questi temi.