Il quotidiano La Stampa di mercoledì 22 gennaio riferiva, nell'ambito di un ampio servizio sui problemi della sanità piemontese, la notizia del possibile trasferimento volontario di ben otto oculisti, su un totale di ventisei, dal Presidio dell'Ospedale Oftalmico al Gradenigo, struttura privata convenzionata gestita dalla società lombarda Umanitas.
La notizia era nell'aria da mesi e si inserisce perfettamente nel clima di confusione che sta caratterizzando sempre più il panorama della rete oftalmologica torinese. Questa confusione è alimentata da numerosi fattori concomitanti: la lunga mancanza di un Direttore della Clinica Oculistica Universitaria (oggi forse sanata?), il numero di posti troppo ridotto nella scuola di specialità, la non sostituzione dei professionisti che stanno andando in pensione, la poca chiarezza sul futuro dell'Ospedale Oftalmico, e, su tutti, una programmazione inesistente e contraddittoria.
In questo quadro desolante la nostra associazione intende difendere, con estrema energia e determinazione, i legittimi diritti dei pazienti. Chiede pertanto di essere ascoltata e maggiormente coinvolta nei processi decisionali. Per questo, e per altri motivi, chiediamo di essere presto ricevuti dall'assessore regionale alla sanità Luigi Icardi.