Cristallini in provetta?
La rivista scientifica "Stem Cell Translational Medicine" ha recentemente pubblicato uno studio, realizzato, presso l'Università australiana di Melbourne, dal ricercatore italiano prof. Tiziano Barberi, che lascerebbe intravvedere la possibilità di produrre, comunque in un futuro assai remoto, cristallini umani da trapiantare partendo da cellule staminali embrionali.
Dopo esserci consultati con alcuni membri del nostro comitato scientifico ci sentiamo, in coscenza, di ridimensionare notevolmente la notizia. Può essere infatti culturalmente interessante conoscere con precisione i meccanismi biologici che stanno all'origine della formazione del cristallino, come di altri organi fra cui la retina.
Ben diversa appare però la questione concernente l'eventuale utilizzo pratico di una tale scoperta. A parte i gravissimi problemi etici che porterebbero all'eliminazione di un essere umano per la semplice produzione di una lentina già disponibile in commercio a poche decine di euro, resta il fatto che l'uso di cellule staminali embrionali, a tutt'oggi, è considerato assai pericoloso per la salute del ricevente a causa dell'alto rischio di sviluppi neoplastici. Anche per il trattamento delle cataratte congenite dunque sembrano assai più promettenti gli studi relativi alla costruzione di cristallini artificiali più evoluti.