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Riaprono le scuole, controllia​mo gli occhi dei bambini

27-08-2012 | Categoria Medico scientifico

Fra poco ricominceranno le scuole. Si riapriranno, sia per gli allievi che per i docenti, libri, registri e quaderni. Bisogna dunque ritornare a leggere e a scrivere con continuità e gli occhi dovranno riprendere il loro duro lavoro di "scrutatori".

Quale migliore occasione allora per dare una controllatina alla propria vista e prevenire l'insorgere di qualche malattia oculare? Non sono rari infatti i difetti visivi che, se trattati adeguatamente nell'infanzia, possono essere spesso risolti con successo. L'ambiente scolastico può dunque svolgere, in tale prospettiva, un ruolo assai importante. Viene in mente, in primo luogo, il caso dell'ambliopia, fenomeno denominato popolarmente come "occhio pigro". Questo problema, determinato essenzialmente da un diverso sviluppo dei due apparati visivi,  può portare, in caso di mancata diagnosi precoce, alla perdita completa della vista nell'occhhio più debole. Il trattamento consiste principalmente in tecniche di occlusione o bendaggio dell'organo maggiormente sviluppato.
Più l'intervento avviene in giovane età, più elevate risultano le percentuali di successo.  Ma le difficoltà nella lettura e scrittura possono rappresentare importanti spie anche di altre patologie oculari da non trascurare. Ci riferiamo principalmente alla miopia, all'ipermetropia ed all'astigmatismo. In questi casi il problema risulterà quasi sempre superabile con la prescrizione di un buon paio di occhiali. I bambini però spesso rifiutano tale ausilio. Insegnanti e genitori dovranno allora, con pazienza e fermezza, cercare di convincerli circa l'estrema utilità dello strumento.
Esistono infine anche malattie alquanto più gravi che possono essere riconosciute da un'attenta osservazione del comportamento di un bambino all'interno della scuola.
La difficoltà, ad esempio, di muoversi con scioltezza in ambienti oscuri, frequenti inciampature nei gradini o collisioni contro ostacoli imprevisti, non sono fenomeni da sottovalutare o da liquidare esclusivamente con qualche battuta. Affezioni come la retinite pigmentosa o la maculopatia di Stargardt non sono così rare e meritano pertanto ogni attenzione.   Riaprono le scuole dunque: facciamo fare ai nostri figli però, proprio per iniziare nel migliore dei modi, un controllino dal nostro oculista di fiducia. Prevenire è sempre meglio di curare. 

Marco Bongi

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