TORINO: CHE NE SARÀ DELLA SCUOLA "ELENE KELLER"?
Il quotidiano La Stampa di sabato 30 maggio u.s., ci informa dell'ulteriore slittamento dei lavori di bonifica nei locali che ospitarono, fino al 2013, la Scuola Media Statale per ciechi "Elene Keller" che, come è noto, si trovano nel medesimo stabile che ospita la nostra sede centrale.
I genitori protestano..., gli amministratori comunali rassicurano..., i giornalisti scrivono... E' il solito gioco delle parti dove, almeno a nostro parere, tutti fanno finta di indignarsi ben sapendo che le casse comunali sono vuote e che, tutto sommato, le esigenze di spazio per una simile struttura, ormai purtroppo residuale, appaiono assolutamente marginali nelle politiche scolastiche della città. Intendiamoci: diciamo queste cose con rammarico e dolore. La scelta di chiudere l'Istituto dei Ciechi di Torino, avvenuta alla fine degli anni '70, fu una scelta sciagurata e dissennata. Le altre grandi città italiane non seguirono questo orientamento ideologico ed oggi possono contare su strutture, almeno potenzialmente, funzionali. Esistono certo responsabilità ben precise in merito ma oggi non intendiamo soffermarci su questo aspetto.
Stando però così le cose non ha più senso mantenere una piccola scuola, nominalmente dedicata ai disabili visivi, ma nella realtà completamente sganciata dalle esigenze reali della categoria.
La nostra associazione dunque ha da tempo presentato progetti ben precisi e dettagliati sull'utilizzo futuro dei locali. Occorre innanzitutto salvare la Biblioteca Braille oggi completamente abbandonata, occorre assicurare un utilizzo della struttura conforme alle volontà dei padri fondatori che la pensarono e costruirono per aiutare i non vedenti.
Attendiamo pertanto una convocazione dagli assessori competenti per poter esporre le nostre idee ed i progetti elaborati in merito dall'associazione.