Cultura: al cinema il nuovo film "Salvo"
L'interminabile lista di pellicole che mettono in scena, secondo le più svariate interpretazioni, la cecità, si arricchisce in questi giorni di un nuovo titolo: "Salvo", una truce e cruda storia di mafia, ambientata naturalmente in Sicilia,
nella quale la disabilità visiva è presentata come fonte di redenzione, ma non per questo in modo meno realistico e drammatico. L'opera è stata premiata due volte all'ultimo Festival cinematografico di Cannes. Senza entrare nel merito della trama possiamo comunque apprezzare gli sforzi del regista per illustrare, attraverso inserti filmici, una situazione di quasi totale cecità, tipo visione di luci ed ombre. Al termine della vicenda si perdono però, complice una specie di assurdo miracolo, i tratti realistici della descrizione ma, tutto sommato, il risultato complessivo appare interessante. L'opera risulta molto povera di dialoghi e, per la fruizione da parte di uno spettatore disabile visivo, occorre senz'altro una buona audio-descrizione.
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